La Disobbedienza, diritto e dovere ๐ŸŒ

~ “L’unico dictat al quale obbedire e’ quello della propria coscienza” ~ GANDHI.

In una societa’ civile esiste il rispetto delle leggi, ma per restare esseri umani e non divenire gregge, puo’ essere necessario, doveroso, dissentire e disobbedire.

Alcuni pensatori eccellenti e franchi da legami ideologici, hanno introdotto nei loro testi il valore della disobbedienza come diritto-dovere dell’uomo in quanto individuo pensante e libero.

Uno di questi e’ stato BERTRAND RUSSELL il quale associo’ la disobbedienza alla condizione umana autentica.

ERICH FROMM asseri che “ogni progresso dell’uomo deriva da un atto di disobbedienza”.

Sull’ importanza di un attivo dissenso, ove necessario, si pose anche GEORGE ORWELL che profetizzo’ gli effetti della massificazione da parte dei Poteri.

L’uomo non deve divenire o restare schiavo, ed affinche’ l’affrancamento sia vigilato occorre il pensiero attivo.Come asseri M.L. KING: ~“Nessuno potra’ fare di te uno schiavo, se non pensi da schiavo”~.

L’umanita’ dormiente non sa di essere in gran parte schiavizzata e si sta spegnendo senza saperlo.

Gli esseri umani dunque saranno forse totalmente asserviti prima che possano “svegliarsi”, prima che possano dissentire, disobbedire e riappropriarsi della propria individuale sacralita’ ? ® ๐ŸŒ


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