La Discussione irrisolta ๐ŸŒ

Nella discussione lo scopo dovrebbe essere quello di comprendere e chiarire.

Quando questo accade, il rapporto ne trae grande beneficio, come, dopo il temporale, il terreno di un campo:  dissetato, pulito, fresco, nuovo.

Certamente se la discussione deborda in aggressioni verbali, in artate posizioni, il campo (il rapporto affettivo) risulterร  ferito, con rami spezzati, pozzanghere, fiori o frutti caduti e perduti.Questo accade quando una o entrambe le persone non sanno discutere lealmente, e picconano ostinatamente la verita’ a difesa delle proprie opinioni, avendo lo scopo prioritario di mantenere intatta la propria immagine invece di metterla lealmente a fuoco, e correggerne eventuali ombre, a favore della crescita personale e del consolidamento del rapporto.

Accade quando ad una delle due persone, o ad entrambe, non piace la verita’ che emerge dalla discussione, e, non accettandola, si pone nella diatriba come un nemico e non come un collaboratore che intenda risolvere, o attraverso il riconoscimento di oggettivi errori, piccoli o grandi, (ove esistano), o attraverso il riconoscimento della legittimita’ di un punto di vista diverso, (purche’ di reale riscontro).

 Discutere in questi casi e’ del tutto inutile.

Uno spreco di tempo e di preziose energie.

Bisogna prendere atto di un fattore fondamentale e dirimente:  “al centro della discussione esiste la ricerca della verita’ o il coriaceo personalismo?” .

Le discussioni REGOLARMENTE IRRISOLTE, ovvero senza frutto costruttivo, sono il segnale di un rapporto sterile sul piano umano, psicologico, spirituale, per motivi diversi, spesso senza dolo, e riferibili all’indole di uno o di entrambi.

In tali casi bisogna assumerne consapevolezza, e chiedersi: posso accettare questa sterilita’ comunicativa, seppure a fronte di altri elementi positivi del rapporto?

La risposta dipende dalle aspettative personali, le quali costituiscono, a ben considerare, il peculiare senso della vita di ciascun individuo.

Bisogna precisare, in generale, che comunque la buona comunicazione, (posta alla prova soprattutto nella discussione), e’ equiparabile, nel rapporto, alla buona circolazione sanguigna in un organismo:  ove sia difettosa gli esiti sono negativi.

Per regolarsi nel migliore dei modi, e’ necessario capire, da ambo le parti, se si vuole davvero tutelare il rapporto o, compulsivamente, solo se stessi. ® ๐ŸŒ

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