La subdola ideologia dell’ Uguaglianza 🌍

Da: “Frammenti di un diario intimo” (12.6.1871) di HENRI F. AMIEL, autore di uno scritto profetico illuminante e disconosciuto dai Poteri del tempo.

“... Le masse saranno sempre al di sotto della media. La maggiore eta’ sara’ abbassata, la barriera del sesso cadra’, e la democrazia arrivera’ all’assurdo promettendo agli incapaci di poter decidere intorno alle cose grandi. Ci sara’ la conseguenza punitiva del principio astratto dell’uguaglianza, il principio che dispensa l’ignorante dall’istruirsi, l’imbecille dal giudicarsi, il giovane dal crescere e il delinquente dal correggersi. Il diritto pubblico fondato su tale uguaglianza andra’ in pezzi, a causa delle conseguenze, poiche’ non vi e’ riconosciuta la inevitabile disuguaglianza di valore, di merito, di esperienza, cioe’ la fatica individuale, e culminerΓ  dunque nel mondo della feccia e dell’appiattimento...”.

Lo scrittore svizzero lancIo’ questo monito lungimirante inutilmente ~ Pensatore dotato di notevoli capacita’ analitiche, scrisse la sua opera, (2 volumi), tanto fervida quanto inascoltata.

Non fu perseguitato apertamente dai Poteri del tempo soltanto perche’ non ebbe la meritata risonanza, e fu quindi semplicemente circoscritto nella collocazione accademica.

I Potenti, da sempre, enfatizzano l’astratto ideale di uguaglianza, NON per autentico sentimento di fraternita’, MA perche’ tale ideale impasta facilmente le masse ingenue o credulone, blandite attraverso la celebrazione sussiegosa di una pseudo-fratellanza propalata.

L’uguaglianza e’ un presupposto generico e astratto ~ Non si puo’ trascurare una realta’ basica: esistono i Caino e gli Abele, che non sono uguali, seppure fratelli.

Anche la fraternita’, come tutte le espressioni umane, prevede la scelta tra Bene e Male. ® 🌍

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