Il punto di non ritorno ๐ŸŒ

Il “punto di non ritorno” definisce, in Fisica, una realta’ studiata da EINSTEIN, (nella sua Teoria della Relativita’), come riscontro alla esistenza dei “buchi neri”, (uno di questi recentemente fotografato nello spazio).

Gli scienziati hanno ipotizzato che i “buchi neri” possano essere il risultato della “morte” delle stelle, e che ogni “buco nero” possa rappresentare il luogo spaziale in cui una stella si e’ “spenta”.

Una  delle interessanti caratteristiche dei “buchi neri” e’ quella per la quale niente puo’ penetrarvi, e, al tempo stesso, niente puo’ sfuggire alla loro forza gravitazionale.

Forse  da tale caratteristica di situazione peculiare e ingestibile, e’ emersa, nel quotidiano ordinario, la nota frase “arrivare al punto di non ritorno”.

Questa frase ha, in genere, una valenza negativa, ovvero il pervenire, in un qualsiasi percorso, alla situazione, non vertibile, di conseguente rottura, come accade ad esempio quando si tira una corda tensiva senza valutarne la resistenza, e la corda si spezza.

"Il Punto di non Ritorno" puo' comunque dare luogo ad un nuovo assetto, a differenza del "Punto di Rovina" che prospetta solo distruzione.

In ambito psicologico, il “punto di non ritorno”, e’ un approdo azzardato, di stampo compulsivo, spesso stolido, che rappresenta contenuti forti e netti.

Nel piu’  specifico  ambito relazionale, di solito, tale situazione e’ un punto di rottura raggiunto, volontariamente o involontariamente, da chi, troppo incentrato su prossimita’ personali, perde di vista, nel conflitto, l’intero orizzonte del rapporto.

Il “punto di non ritorno” puo’ anche costituire l’esito di una valutazione soggettiva che, nel rapporto,  predispone a tranciare una insostenibilita', attraverso modalita’ usuranti di reiterazione del conflitto.

In alcuni settori, anche quello di relazione, il “punto di non ritorno”, puo’ comunque assumere una valenza positiva di innovazione dopo la saturazione.

Attualmente, tornando alla Fisica, sono allo studio i cosiddetti “buchi bianchi” come ipotetica controparte dei “buchi neri”.

E se fossero le possibili nuove stelle? ® ๐ŸŒ

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