Saper “Stare di fronte” ๐ŸŒ

Stare di fronte e’, qui, una indicazione psicologica non posturale.

Lo “stare di fronte” posturale richiede solo un movimento fisico con cui la persona si dispone verso qualcosa da guardare (un panorama, uno schermo, un display, una persona, un quadro, ecc.).

Lo “stare di fronte” psicologico e’ ben altro:  comprende la capacita’ di confrontarsi frontalmente, (consapevolmente e volontariamente), non obliquamente, con ogni situazione, sia essa favorevole o sfavorevole, con ogni persona, sia essa amica o nemica.

Lo “stare di fronte”, in questo significato peculiare, richiede l’intento basico di non abdicare pavidamente alla cognizione della realta’, qualsiasi essa sia ~ Quando la realta’ e’ difficile o dolorosa, richiede coraggio e dignita’ umana per affrontarla.

Lo “stare di fronte” corrisponde alla presa di atto  della realta’, ed alla conseguente volonta’ di porsi al meglio, come essere umano, di accettarla e gestirla, sia  che si tratti di riconoscere un errore, sia che si tratti di accettare l’esistenza di un problema, o la necessita’ di farsi carico di una responsabilita’, di un impegno.

Jung asseriva che “le persone non intendono ascoltare la verita’, ne’ guardarla, poiche’ non vogliono vedere la distruzione delle loro illusioni, comprese le illusioni su se stessi”.

Il mondo illusorio e’ il luogo dove il Male cattura l’uomo, lo attira e lo distrae con scaltri miraggi, ne fa un essere limbico, e poi un servo ~ Lo “stare di fronte” significa essere totalmente nella realta’, significa avere il coraggio di osservarla, di osservare ciรฒ ’ che risulta sgradito, inquietante, cio’ che chiama al dovere quando  questo comporta un peso ~ Ma e’ proprio la capacita’ di “stare di fronte” quella peculiare qualita’, non comune, che ci rende davvero viventi nella totalita’ del nostro essere, del nostro sentire, del nostro pensare, e soprattutto del nostro sacro diritto-dovere di SCEGLIERE e DECIDERE.

La posizione psicologica frontale e’ una posizione spirituale oltre che mentale.

L’obliquita’ e’ tipica del Male, della tentazione, del nascondimento, dell’ammiccamento ~ E’ una posizione, quella obliqua o laterale, quella defilata, che dequalifica l’uomo e lo devia.

Ad oggi l’uomo non sa piu’  vincere, non vede piu’ nulla per cui combattere, nulla da conquistare, ha perso la sua originaria nobilta’, ha perso i valori portanti con cui realizzare e comporre l’armonia e la bellezza, che si riscontrano nel Cosmo, (infinito Custode degli Equilibri), e raramente sul miserando Pianeta in cui l’uomo, spesso devastatore e devastato, si trova,  indegnamente a vivere.

E’ importante insegnare ai piccoli lo “stare di fronte”  ~ ® ๐ŸŒ

Microcosmo - Macrocosmo