Lo Spreco ๐ŸŒ

Lo spreco e’ un disvalore in OGNI ambito, poiche’ non esiste solo lo spreco materiale, ma esiste, ben piu’ incidente, lo spreco esistenziale, lo SPRECO DI SE’.

Lo spreco di se’ costituisce una vera e propria violazione della responsabilita’ verso se stessi, destinatari del dono della vita.

Lo spreco, in tale significato etico e spirituale  costituisce, come il tradimento, e come ogni latitanza dal “patto equo”, un atto demoniaco.

L’essere umano, adulto, e’ responsabile in primis, (non in secundis), verso se stesso, oltre che verso gli altri ~ Diviene “genitore” di se stesso,  non nel limite del banale accudimento o soddisfazione, ma nella considerazione del mistero della vita che lo anima come individuo recettore di una possibilita’ e di un compito.

L’essere umano non dovrebbe sprecare generosita’ e amore, energie preziose, che non vanno disperse come ceneri senza futuro (o come i “semi da non seminare sulla pietra” di cui parlo’ Il Cristo agli apostoli) ~ Nella dedica si deve distinguere tra i Caino e gli Abele ~ Ciascuno dei quali compira’ liberamente il suo percorso.

Ma “nutrire” i Caino significa nutrire il Male, (il nome lo identifica etimologicamente, secondo i misteriosi “Rotoli del Mar Morto”,  e secondo l’Ebraismo, come figlio del Maligno) ~ Relativamente ad Abele, occorre distinguere la PASSIVA PRATICA del sacrificio di pecore intonse da lui offerto, rispetto al DURO LAVORO ed ai frutti di esso offerti da Caino. 

(Personalmente dubito del senso di alcune narrazioni bibliche: in molti passaggi risultano palesi forzature mirate a conformare).

Tornando al tema dello spreco, occorre precisare chiaramente che pur essendo tassativo e doveroso aiutare nell’urgenza di vita o di morte, e pur essendo sempre giusto aiutare in direzione costruttiva, (non dispersiva o deviata), anche la funzione dell’aiuto richiede DISCERNIMENTO,  poiche’ nella dimensione dell’indiscriminato si nasconde il Male.

Le dottrine hanno nel tempo portato artatamente l’essere umano fuori di se stesso, lo hanno estratto dalla sua identita’, lo hanno collocato nel circostante come elemento alternativo, gli hanno assegnato  comportamenti passivi, doveri passivi privi di direzione, lo hanno infilato nelle masse, per distrarlo proprio da se stesso, dal suo potenziale divino e dallo Scopo individuale  che certamente confligge con gli avidi scopi dei Potenti. 

Il Cristo disse: “AMA TE STESSO. Ed ama il prossimo tuo come te stesso” ~ Ma la divulgazione riporta solo la seconda parte, una mezza-verita’.

Purtroppo ad oggi gli esseri umani, indottrinati e confusi, accattivati e impastati, vivono senza vivere, o meglio, sono vissuti dalle loro brame e dalle illusioni indotte, e pensano di conquistare un Paradiso, (in cui neppure credono), attraverso la facile e indiscriminata accettazione di tutto,  atteggiamento comportamentale buonista e  sbiadito, assai lontano dalla faticata bellezza dell’autentica Bonta’, seminatrice accorta, e accorta custode spirituale. ® ๐ŸŒ


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