L’Amore e la Felicita’ ๐ŸŒ

L’amore e’ un argomento di universale e trasversale interesse.

Su di esso le dissertazioni sono state e sono tuttora innumerevoli ed anche eccellenti, ma nessuna davvero esaustiva ~ E’ un argomento tanto indagato quanto usurato.

Da tempo, assurdamente, nessun elemento concettuale nuovo e illuminante si e’ aggiunto  alle profonde considerazioni di alcuni studiosi dello Spirito, (l’amore e’ un fatto spirituale), tra cui STEINER:  l’uomo, individuo meravigliosamente composito, e’ un essere spirituale, ma puo’ decadere, e decade,  e a motivo di cio’ l’osservazione produttiva e’ difficile.       

Nella societa’ odierna, l’amore e la felicita’, sembrano essere i due paraocchi di un cavallo sfiancato dalla soma ~ La societa’ arranca farneticando, tra un muggito e un belato ~ Nel caos generale ciascuno si dedica alla sopravvivenza o al comfort ~ Qualcuno cerca un sentiero nella foresta.

L’esortazione ad amare e ad essere felici, ricorre come il “c’era una volta” all’inizio di un racconto per bambini ~ In realta’ amore e felicita’ costituiscono dimensioni peculiari, la cui frequente banalizzazione e’ inquietante.      

L’ amore inteso come fratellanza e generosita’, e’ una predicazione secolare dei Potenti, dottrinale e retorica, volta ad indurre obbedienza e mansuetudine.   

L’amore inteso come sentimento di coppia e’ il piu’ focalizzato, ma ha le variegate caratteristiche espressive dei partners, e non puo’ risultare adeguatamente decodificabile ~  L’amore viene spesso concepito e vissuto come gratificante fruizione, a volte del tutto autoriferita.  

L’ AMORE e’ la propensione umana profonda in cui si cela un grande mistero disatteso.

La FELICITA’ non dovrebbe essere quella del bue sazio, (Eraclito), ne’ quella panteistica che prescinde dalla Bellezza e predilige il Piacere.   

La cronaca propone a tutti, ogni giorno, fatti assai lontani dall’amore e dalla felicita’ di autentico valore ~ Eppure le esortazioni ad essere felici e ad amare  mantengono un tono ostinato, monocorde e pervasivo, che non presenta dopo secoli un elemento nuovo del pensiero umano, un elemento che indichi una evoluzione vitalizzante.  

MI CHIEDO:

come mai non risulta terribilmente chiaro che l’amore non e’ una panacea o un elisir, ma qualcosa di piu’ grande, e, soprattutto, che senza la forza della Coscienza e’ monco, e che il becero e dottrinale buonismo sta producendo l’eutanasia del genere umano?.

Perche’ non risulta terribilmente chiaro che la felicita’ e’ uno stato spirituale e non uno stato di generica soddisfazione?

L’uomo forse si e’ abituato al poco, e non travalica il recinto costruito intorno a lui, intorno alle masse che muggiscono e belano, con inesauribili, invariate, ottuse eco. ® ๐ŸŒ

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