L’ Estroversione Hi-Tech ๐ŸŒ

L’essere umano e’ meravigliosamente proiettato verso l’infinito, attraverso il percorso di evoluzione. 

L’Umanita’ non riesce a percorrere la scala evolutiva. 

La scala evolutiva non e’ mutata, trattasi di salire con determinazione per accedere al possibile infinito.

Ma e' invece l’uomo ad essere mutato ~ E' regredito, ed e’ sempre piu’ povero di se stesso, debole e miope, invalido perche’ secolarmente invalidato.

Le ragioni del mutamento regressivo, (di cui ho gia’ dissertato in alcuni articoli), risiedono nelle vicissitudini storiche, che hanno ridotto o amputato, in vario modo, le abilita’ umane, oscurando quella che STEINER definiva la “chiaroveggenza”, e la forza connessa alla visione lucida e prospettica. 

A tali pregresse vicissitudini si aggiunge oggi, nell’attuale MONDO REALE, notevolmente spinoso e respingente, un mondo parallelo, generoso e accogliente, il MONDO VIRTUALE, ricco  di innumerevoli ambiti dotati di altrettanto innumerevoli risposte e proposte. 

AL DI LA' dell’USO UTILE del Web, spesso necessario al quotidiano vivere, (lavoro, corrispondenza, informazioni ecc), e AL DI LA' del BUON USO del Web finalizzato allo studio, ed alla piacevole socializzazione con contatti umani scelti, si sta evidenziando la progressiva cattura psicologica che risucchia le energie dell’uomo, le distrae, le CONSUMA.  

L’IRREALTA’ del mondo virtuale e’ nota all’uomo, ma egli e’ attratto per diversi motivi da questo variegato ed invitante mondo parallelo, e lo  naviga sempre piu’ assiduamente come evasione dal mondo reale e come compensazione delle frustrazioni che lo costellano.

Il mondo virtuale di socializzazione infantilizza spesso l’uomo, offre una dimensione protetta, e soprattutto avulsa dalla difficolta’ dello “stare di fronte” a viso aperto.

L’immaginazione e’ una funzione mentale con cui l’ essere umano travalica la realta’ e produce spazi incredibili all’interno di se’, una sorta di intermezzo stupefacente e creativo tra il finito e l’infinito.

MA quando l’immaginazione viene proiettata, all’esterno di se’, nel mondo virtuale, diviene un miraggio: l’uomo si decentra, si rovescia, si svuota e si perde tra le fantasmagorie offerte. 

L’uomo, attraverso la continua ed alienante ESTROVERSIONE, si impoverisce della forza di contrapposizione e di creazione, si smagnetizza, si spegne. 

Il continuo proiettare il personale mondo immaginario all’esterno di se’, addormentandosi su di esso, invece di transitarvi con senso di realta', e il continuo riversarlo nella voragine fantasmagorica del mondo virtuale che lo ingoia senza restituire frutto, costituisce l’usura mentale e animica ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ INSERTO di comparazione ~ Va evidenziato qui un importante distinguo: l'ESTROVERSIONE HI-TECH, tema specifico dell'articolo, configura una condizione mentale decentrata e sconnessa, ed a motivo di cio', non ha NULLA a che vedere con l'ESTROVERSIONE SPIRITUALE, condizione straordinaria della mente centrata e connessa, intesa come possibile e temporanea capacita' dell'essere umano di verticalizzare il proprio pensiero sino al livello extracorporeo, e ad ubicare l'energia sottile, momentaneamente, al di fuori e al di sopra di se stesso ~ Lo status di ESTROVERSIONE SPIRITUALE e' esperito da esseri in evoluzione, ed e' sempre momentaneo, con tempi piu' o meno brevi ~ Lo status spirituale ineffabile, qui sommariamente descritto, svincola, mentre e' in atto, l'energia sottile da quella densa del corpo ovvero dalle tensioni costrittive di malesseri o malattie ~ L'effetto terapeutico conseguente allo status di ESTROVERSIONE SPIRITUALE risulta simile a quello prodotto dalla MEDITAZIONE, che e' invece lo status, del tutto interiore, con cui il soggetto puo' distaccarsi dai vincoli mentali contingenti, sia esterni (problematiche) che interni (preoccupazioni), per accedere ad una fase di liberazione e sollievo. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Precisato quanto sopra, e tornando all'argomento titolato, occorre comprendere l'attrattiva potente del mondo virtuale, e la sua disumanita', (intesa come distanza dalla competitiva realta' del vivere), bisogna tenere conto della sua straordinaria accoglienza ed abbondanza ~ Nel virtuale si muovono, come forme specchianti, tutte le possibili aspettative del fruitore, compresi i fantasmi antropomorfi. 

L’uomo si sta disabituando al confronto, spesso difficile, col mondo reale, in fatti e persone ~ Tende a rifuggirne, divenendo estraneo persino a se stesso in quanto continuamente ESTROVERTITO nell’immaginario proiettivo intrappolante, e si accontenta di oasi virtuali nel progressivo vuoto esistenziale e si predispone a banchetti finti. 

Per comprendere bene la dimensione subumana del mondo virtuale si puo’ comparare l’errore REALE con quello  DIGITALE.

Mentre il PRIMO costituisce un’esperienza, e consente un apprendimento attraverso riflessione e comparazione, ovvero attraverso l’elaborazione del pensiero e il sentire animico, il SECONDO costituisce soltanto l’infrazione di uno schema standard, dove la voce “system error” e’ tutto cio’ che si presenta, senza appello possibile, con la totale esclusione di attivita’ intellettiva evoluta e coscienziale. 

Un automatismo diabolico, frustrante, che sottomette e relega all’interno di un LABIRINTO parassitario.

La mistica persiana, incarnata dal poeta Rumi (1207-1273), citato dal mitico blogger Giovanni Ranella, recita, nel verso di insegnamento piu’ famoso: ~ “O uomo! Viaggia da te stesso in te stesso!” ~

L’uomo non dovrebbe svuotarsi, come acqua da una caraffa, ma cercare in se stesso la fonte stupefacente del suo esistere. 

Da tutto cio’ che l’uomo esperisce, e da ogni strumento disponibile, compreso quello tecnologico, puo’ derivare per l’utente un BENE, un MALE, un NULLA.

La DIFFERENZA e’ data dalla qualita’ della persona, dalla sua decisione di salire o di scendere, nella scala evolutiva ~ Salire e’ certamente piu’ impegnativo, e richiede all’uomo una risposta lucida e la forza di mantenerla. ® ๐ŸŒ

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