📜 L’anima al confine ©️


“Non muore chi in eterno puo’ attendere,  e col volgere di strani eoni, anche la morte puo’ morire” ~  H.P. LOVECRAFT.

Il confine della vita e’ un fatto bio-energetico a tempo ~ Nell’uomo, come in tutti gli esseri viventi, la morte e’ il livello piu’ basso, il livello-zero dell’esistenza vitale ~ La morte fisica si sovrappone,  spiritualmente,  al confine animico tra Terra e Cielo, confine verso l’abisso, o verso la liberazione,  condizioni  parziali o definitive ~ Il confine  definisce ed esaurisce  l’occasione esistenziale,  e ne dissolve l’ individualita’ terrena ~ Segna  il transito di un’anima  tra le differenti dimensioni energetiche ~ Costituisce la Soglia ~ L'anima,  la sua identita’ spirituale  di Destinazione  passera’ o non passera' attraverso la Soglia,  ed esperira' forse  altre  incarnazioni.

Premesso,  come asseri’ Einstein,  che nel Creato nulla si toglie e nulla si aggiunge, e che tutto,  al contrario,  si trasforma,  e si ricolloca,  e’  importante  capire  che cosa  veramente “muore",  (il corpo),  ovvero  si trasforma,  e che  cosa semplicemente trasmigra,  (l’ anima),  in completo oblio,  poiche’ il nome dell’uomo terreno  NON  e’ il nome dell’anima,  la cui IDENTITA’ immortale  e’ costituita  dalla sua  DESTINAZIONE,  (IO cosciente),  come tessera spirituale, nel Bene e nel Male, del  Mosaico Cosmico.

Certamente  il corpo dell’individuo  muore ~ Certamente  con esso  sara' persa l’individualita’ contingente terrena  dell’anima, che, risultata piu' o meno refrattaria,  ricadra' in una successiva incarnazione ~ Trovera' il suo tempio ed il suo strumento di evoluzione  in un altro corpo,  in un altro  individuo,  del quale sara’  parte spirituale  immemore,  costituente,  per l’intera  nuova esistenza.

L’anima individuale,  singolo frammento  dello Spirito Cosmico,  quando si libera del corpo, NON perde la sua identita’ di destinazione:  alla morte del corpo fisico,  la componente animica, arricchita o impoverita, o predata,  si “trasferisce”.

La  Potenza Cosmica  penetro' nell’essere umano per vie e per finalita’ misteriose,  ed ogni essere umano,  in quanto anima imperfetta sulla Terra,  e’  il “sacro”  involucro  (corpo) di tanta potenza, e ne fa parte.

L’uomo e’ un’anima  che possiede un corpo,  come asseri’ C.S. LEWIS ~ Un’anima immortale che possiede un corpo mortale.

Siamo tutti  all’interno di un infinito DNA Universale,  una sorta  di spirale cosmica,  in cui ciascuno puo’  spiritualmente evolvere (affrancarsi) o involvere (relegarsi)  secondo le direzioni  scelte  dalla persona.

L’uomo,  essere composito,  anima individuale dotata dello strumento del corpo,  puo’,  attraverso l’esperire esistenziale, elevarsi, ed evolvere in energia adeguatamente sottile,  come acqua che si trasformi in vapore acqueo per salire e tornare alle origini,  oppure, l'uomo puo’ esaurirsi  nella precarieta’ del proprio corpo. 

La metafora dell’acqua puo’apparire semplicistica,  MA non lo e’ considerando che  “Tutto e’ Uno", e ogni Legge Cosmica e’ "Una”, (concetto di universale sapienza,  espresso e ribadito  dai grandi di ogni tempo,  a partire da Plotino,   Giordano Bruno, Baruch Spinoza, ed altri,  fino a Steiner,  per citare nomi indiscussi).

Se l’acqua non attraversa  e non supera  questa trasformazione,  diventa  elemento-scoria stagnante  e marcescente.

Eraclito individuava nell’acqua la passiva  pesantezza mortifera,  e nel fuoco l’ attivita’ purificatrice e salvifica ~ Asseriva che  “l’anima migliore e’ quella secca”,  riferendosi all’influenza contaminante  degli umori corporei e del sangue, (v. articolo del 5.4.2019  “Eraclito sapeva”).

Steiner disserto’,  in base allo stesso concetto,  sull’eterizzazione del sangue  come effetto del processo spirituale evolutivo,  (v. articolo del 30.1.2020, “Il Sangue e Steiner").

Tornando alla metafora dell’acqua,  il vapore acqueo scaturisce da un necessario livello di calore.

L’uomo deve attraversare e superare  un accerchiamento di “fuochi” esistenziali  (prove),  per consentire all’essenza animica di acquisire l’idoneita’ ad accedere all’immortalita’ da cui proviene.

Raggiunto il livello di morte materiale il corpo e’ dismesso, ma l’anima trasmigra "altrove", secondo il proprio stato di liberazione.

Potra’ essere infine la preziosa e non surrogabile tessera del mosaico universale.©️

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