Il “bank reattivo” nell’uomo ๐ŸŒ

Questo articolo  vuole completare due articoli precedenti:  “L’uomo e il rettile” del 6.2.2020  e  “La zavorra sull’uomo” del 17.8.2020.
La liberazione dell’individuo dal guinzaglio dei Potenti e dai manipolatori e’ un tema umanamente appassionante.

 Nella persona il “bank reattivo” e’ il “deposito” emotivo e mentale non decodificato dal pensiero ~ Il “bank reattivo” esercita la dominazione irrazionale sulle scelte individuali, ed assorbe inconsapevolmente le induzioni manipolative.

 ๐Ÿ”ฅ๐Ÿ˜ฎ๐Ÿ”ฅ Uno dei mantra diffusi dalla sottocultura, e avallati persino   dalla voce papalina, e’:  “Nessuno si puo’ salvare da solo”.         

  (Ai potenti piace il mucchio, poiche’ su di esso fondano il potere,   attraverso la manipolazione aggregativa e induttiva).

  ๐Ÿ”ฅ๐Ÿ˜ณ๐Ÿ”ฅ Dopo “Ascolta il cuore” e “La mente mente”,  quello sopra citato  e’ uno dei mantra piu’ destruenti,  poiche’ ancor piu’ subdolamente affossa l’individuo,  lo depriva della fiducia in se stesso, lo rende naufrago nel suo sangue, lo decapita, e lo colloca nel mucchio, nel pensiero unico, lo lega nella colla del "tutti insieme" , ne fa un "idiota utile" fruibile e alternativo, o un cyborg programmato e obbediente.   

  Sul pianeta sin dai primordi l’uomo ha formato, o cercato, a scopo di reciproco aiuto,  un proprio gruppo di sostegno.  

  Nel tempo  l’intento del gruppo si e’ trasformato, e il sostegno reciproco e’ divenuto  sostegno fazioso indotto. 

  Sulla Terra sono sorte le supremazie elitarie e le masse di sostegno, e, all’interno di entrambe, i gruppi.

  Con una differenza:  i  pochi gruppi elitari (massonerie di alto livello), posseggono il sapere dirimente, ovvero molti dati strategici e molta competenza di gestione,  mentre i  numerosi gruppi massivi, (masse deprivate secolarmente del sapere), posseggono dati secondari, competenze limitate, e presenza maggiore di bank reattivo, per la minore attivita’ di elaborazione del pensiero (il che non significa minore intelligenza).

  Da sempre, e ancor piu’ ad oggi, periodo di terribile dormienza umana,  il denominatore comune di un gruppo, a volte anche della coppia, non e’ quasi mai una autentica affinita’  ma il “bank reattivo”, ovvero quella frequente situazione intima fondata su emotivita’ ed “accordi” orizzontali.

 ๐Ÿ”ฅ๐Ÿ”ฅ๐Ÿ”ฅ Il “bank reattivo” e’ una zona oscura in cui esperienze ed emozioni non elaborate giacciono come carica di energia reattiva e pesante,  che si muove necessariamente in modo orizzontale, automatico e promiscuo.

  La psicologia colloca il “bank reattivo” nell’inconscio.    

  L’accordo di gruppo fondato sul bank e sul pensiero collettivo e’ cio’ che ha fatto della Terra un inferno, e dell’umanita’ una massa di schiavi. 

  L’individuo deve innalzarsi al di sopra dell’ aspettativa pressante di ricevere l’approvazione di un gruppo, se vuole concludere qualcosa di decente. 

  Ciascuno deve elevarsi al di sopra della dominazione del bank. 

  ๐Ÿ”ฅ๐Ÿ˜ฎ๐Ÿ”ฅ Il “bank reattivo”, oltre il bagaglio individuale  irrisolto e condizionante, contiene il dogma ideologico indotto e distruttivo secondo il quale il gruppo e’ tutto e l’individuo non e’ niente ~ Secondo tale dogma  chi lascia il gruppo  e’ un traditore. 

  ๐Ÿ™‚ Solo la volonta’autentica di dare un senso a se stessi ed alla propria esistenza, conferisce la forza di verticalizzare il proprio sguardo per affrancarsi dal nucleo emotivo, dal pensiero comune, dal legame relegante del gruppo, e, consentendo la visione libera, ampia e lucida, della realta’, costituisce la via di fuga dalla incombente fossa comune, e soprattutto la via di realizzazione umana individuale. 

  La difficolta’ di tale liberazione e’ spesso essa stessa parte di un bank remoto.

  Ma tutto puo’ essere portato alla luce e illuminare la strada.

  Bisogna “volare alto” senza lasciarsi distrarre. ® ๐ŸŒ

Microcosmo - Macrocosmo