Il vero messaggio del CRISTO ๐ŸŒ


Dopo  l’articolo precedente,  (“Il Dio Padre e il Dio Ribelle”),  che ho ampliato e sviluppato,  piu’ volte,  per rendere  possibilmente  chiaro il mio pensiero  di  contenuto   spinoso, controverso, e impopolare,  ritengo  utile  una piccola dissertazione  sulla figura del Cristo,  figura che si pone, direi si frappone,  tra il Dio Padre e il Dio Ribelle, ovvero tra lo Spirito Universale, sempiterno, e il Demiurgo, creatore del mondo materiale e mortale (Rex Mundi) ~ Il Dio Padre e il Demiurgo sono stati secolarmente e artatamente sovrapposti, (il Secondo come maschera sul Primo), dalle Massonerie Religiose prone al secondo, allo scopo di dominare le masse, relegandone il pensiero, ed asservirle ~ La figura del Cristo risulta di enorme valenza spirituale.

Quale significato e’ attribuibile al Cristo?

L'attribuzione costituisce  un dibattito difficile,  spesso inquinato dalle singole sorgenti. ~ Tra  di esse  le due principali posizioni  (in ambito religioso):  Agnosticismo e Gnosticismo,  di cui ho  sommariamente  trattato  nell’articolo  sul Dio Padre e il Dio Ribelle. 

ll Cristo  degli agnostici  e’ fondato sulla Fede,  poiche’ l’agnostico,  per sua  “forma mentis”,  non pone domande  su cio’  che  ritiene irrangiungibile,  e  procede  nella sua direzione  “demarcante”,  (come  la defini’  ALDOUS HUXLEY),  ovvero  procede  "scartando",  via via,  cio’ che  non si puo’  ragionevolmente  comprendere.

Il CREDENTE AGNOSTICO  non da’  particolare  credito o attenzione  al valore della conoscenza  e  si astiene  dalla discussione  ~  Il Cristo del  credente agnostico   e’  semplicemente,  ed  esaustivamente,  il Cristo biblico,  il Salvatore dell’uomo in quanto essere debole e incapace di elevarsi.

Il CREDENTE GNOSTICO  al contrario,  per  “forma mentis”,  vuole conoscere,  si pone domande,  e,  in ambito religioso,   fu sin  dall’inizio  considerato eretico  dalla Chiesa,  (e costretto allo  scambio informativo occulto).

Il Cristo dello gnostico e’  la storica incarnazione  dello Spirito del Dio Padre,  per testimoniare  presso gli uomini  l’esempio,  visibile e  tangibile,  della forza spirituale. 

RUDOLF STEINER,  gnostico eccellente, e  di libero pensiero,  ribadisce in particolare  la realta’ dell’incarnazione,  laddove  lo gnosticismo tradizionale,  si sofferma essenzialmente  sulla potente spiritualita’ del Cristo  venuto  non a salvare  ma  a risvegliare  l’uomo.

Si puo’ rilevare  che  lo gnosticismo Steineriano  annette  vividamente,  e pone in evidenza,  l’elemento dell’incarnazione,  rendendo  completa e profonda  la visione significante  del Cristo,  non solo puro spirito,  ma  anche  uomo  realmente incarnato,  che puo’  decidere di se’,  di obbedire  o  disobbedire  alla tentazione,   secondo coscienza  ~ E’  quindi molto interessante  non tanto e non solo  il  suo sacrificio sulla croce,  ma  il  suo ESEMPIO di come l’essere umano possa essere FORTE,  indefettibile,  per poter accedere all’immortalita’.

Il Cristo gnostico  testimonia il potenziale  dell’uomo divino, “figlio”  del Dio Padre, e non  mera opera peritura del Demiurgo,  della divinita’ scissa  che fece  dell’uomo  una forma mortale, un involucro, un guscio. 

La forma antropomorfa  plasmata  fu comunque raggiunta  dallo Spirito Superiore, Immortale e Onnipotente, del Dio Padre,  affinche’ l’anima dell’uomo, pur restando campo di battaglia tra il Bene e il Male, potesse  essere connessa  con la coscienza universale,  e salvarsi.

Il Cristo gnostico  e’ l’esempio  della possibile salvezza dell’uomo ATTRAVERSO  la volonta’ e la forza,  salvezza  che riguarda  lo spirito e non certo la povera materia.

Il Cristo gnostico   non salva  l’uomo  dall’esterno ma dall'interno  (“Cercate dentro di voi”)  ~  Egli,  testimoniando  esemplarmente  la potenza del Dio Padre (lo Spirito Universale),  potenza attiva e latente nell’uomo,  e  testimoniandola  con la propria umanita’,  mostra la Via. 

La Chiesa  ha incentrato  sul sacrificio  il messaggio del Cristo,  spezzandone  artatamente  l’interezza,  e l’autentico ed inaudito significato:  il potenziale divino  dato all’uomo dal Dio Padre. 

Poi  nel constatare  l’incidenza del Cristo  sulle genti,  la Chiesa  ne requisi’  l’immagine,  facendone  un’icona  aggregante e planetaria.

Qui  la chiosa non puo’  che essere  come quella  dell’articolo precedente (“Il Dio Padre e il Dio Ribelle”,  del 18 Dicembre):  la Verita’ non muore. ๐ŸŒ

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