~ āPer emendare lāintelletto occorre una chiara ideazione, che eā la facoltaā di astrarre lāintellettoā ~ GIOVANNI RANELLA.
Questo argomento, di mio grande interesse, consegue alla lettura di un magnifico articolo di Giovanni Ranella, che mi ha profondamente ispirato.
Il titolo del tema, lāastrazione, mi ha suscitato in primis alcune riflessioni sullāetimologia della parola.
(Come ho espresso altrove, ritengo che nella costruzione delle parole risieda la storia del mondo): laddove es-trarre significa trarre fuori, e dis-trarre significa trarre altrove, as-trarre significa trarre dalle lontananze.
Lāastrazione eā, in termini semplici, quella capacitaā del pensiero di trasvolare sopra le cose del mondo senza perdere il contatto con esso.
Lāastrazione realizza una sorta di sottile equidistanza essenziale che consente una visione peculiare, ricca di contenuti spazio-temporali.
Sul concetto di astrazione si fonda una antica prassi di conoscenza per la quale eā richiesta una particolarissima posizione mentale, neā concentrata, neā distratta, una posizione di equilibrio vibrante in cui lāascolto eā connesso con vari strati di realtaā, consentendo la āveggenzaā e la cognizione di seā.
Forse anche gli sciamani praticavano questo tipo di conoscenza.
Quella che da Giovanni Ranella eā definita āideazione magicaā eā il momento intuitivo e creativo in cui si genera la āvisioneā, sia essa coscienziale e riferita a se stessi, sia essa riferita ad un oltre.
La splendida citazione iniziale eā illuminante, poicheā svincola il pensiero dalle strettoie della ragione e della logica, e rileva lāenergia intellettiva raggiante, che lāautore definisce āideazione pre-auroraleā.