Il Nesso Immortale ๐ŸŒ


Ripropongo un argomento che mi appassiona, e sul quale cerco una sintesi accettabilmente prossima, poiche’ ne intuisco in modo fervido la straordinaria valenza.

L’argomento e’ l’anima, di cui ho trattato in altri articoli, e su cui torno perche’ la mia crescita si espande sopra la mia conoscenza e la riscontra sempre come inesaustiva.

Qui, e nel mio pensiero, il tema dell’anima, distante dal significato asfittico dottrinale, si inoltra nel valore, profondissimo, di un mistero onnipresente, e di un viatico immortale.

L’anima e’ la realta’ invisibile, spirituale, con cui l’uomo puo’ riuscire ad  “essere”  oltre l’esistere.

E’ il luogo vibratile che raccoglie l’Infinito come la coppa del Graal accolse forse il sangue di Cristo.

E’ l’energia sottile imperitura che lo Spirito Universale  “ama” e “attende” come parte dell’Uno originario (Plotino).

La via di salvezza dell’uomo, la sua possibile immortalita’, e’ nell’anima, (da non confondere con l’interiorita’ emotiva) ~ In essa  risiede il Nesso cosmico, il fattore inaudito di connessione spirituale con il Tutto.

Nell’uomo l’anima costituisce, attraverso il pensiero, il Nesso Fondamentale, il Nesso Immortale.

L’anima non abita semplicemente il corpo, lo connette all’Infinito, e lo utilizza per esperire, e comprendere, mediante il pensiero, la bellezza da riconoscere, da custodire, al di sopra delle aspettative materiali, delle pulsioni fisiche, delle divagazioni mentali distraenti e devianti.

~  “Tu non hai un’anima, tu sei un’anima. Hai un corpo” ~ C.S. LEWIS.

Esiste una cognitivita’ animica, una memoria animica, un sapere reminiscente (Platone), sedimentato in ogni anima, dal quale trarre la luce necessaria attraverso il pensiero attivo e critico aperto alla verita’, pensiero che puo’ riconoscere il Nesso e  indicare la strada. 

Nell’anima, in ogni anima, risuona, come eco penetrante, il respiro potente ed eterno dello Spirito Universale che accompagna l’uomo per l’intera esistenza.

E’ importante discernere ed ascoltare tale presenza, per non soccombere passivamente ai comandi del corpo demiurgico, precario, vorace e violento, che deve essere invece accordato, reso rispondente e degno.

~  “Quando la vita assurge a valore assoluto, e si e’ disposti a vivere a qualsiasi prezzo, si e’ gia’ morti dentro” ~ MARCELLO VENEZIANI.

La bellissima citazione, tratta dal libro  “Nostalgia degli Dei”, riassume la possibile pochezza di un vivere mortale chiuso nella galleria della talpa, animale quasi cieco che arranca nell’ipogeo, come le anime terrene sconnesse.

Anime   che non raggiungono il pensiero, che non si liberano dalla dominazione sanguigna, e si affannano confusamente nell’esistenza terrena ~ La vita mortale, la vita a termine, periodica e ciclica, fu  insufflata dal Demiurgo nell’uomo come tempo e luogo della Sua competizione con lo Spirito Immortale (da cui “cadde”), e come tempo e luogo della Sua possibile e perseguita predazione spirituale.

Anime che restano legate alla Ruota, a volte anime limbiche.

Purtroppo accade ormai, in progressione, per diversi motivi, tutti malvagi, che l’uomo pur nascendo potenzialmente "intero" ed evolutivo sia precocemente (gia’ da bimbo) contaminato da dottrine e culture conformanti, e violentemente invalidato e sconnesso attraverso la chimica, medicale, vaccinale e non: una sconnessione a livello cerebrale, e quindi spirituale  (“Lo spirito abita nel pensiero” ~ R.Steiner).

Una sconnessione terribile, occultamente programmata dai Potenti per fini oscuri, che trancia l’anima, il Nesso Immortale, lasciandola poi, sia sulla Terra e sia nell’Oltre, esposta,  per un tempo indefinito, alle forze cosmiche, come una foglia recisa lo e’ al vento. ®๐ŸŒ


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