PIER PAOLO PASOLINI, scrittore, poeta, drammaturgo, e’ stato principalmente un uomo di eccellente pensiero critico.
Non si lascio’ relegare in alcuna ideologia, e, pur essendosi iscritto in eta’ giovanile al PCI, ne comprese i limiti, e attraverso’ con atteggiamento versatile i vari aspetti della storia del suo tempo, senza lasciarsi catturare da alcuno di essi.
Prima di essere ucciso aveva acquisito una lungimirante ed acuta visione della societa’ di allora, e di tutte le ombre che ne celavano la reale direzione.
La sua morte fu collocata nell’ambito del mondo omosessuale, ma, a distanza di tempo, molti hanno capito il retroscena di Potere, e l’ intervento violento della sua eliminazione fisica.
Come asseri’ ORIANA FALLACI, Pasolini era un personaggio scomodo.
Era un uomo attento e profondo, osservava la realta’ umana e sociale cogli occhi di chi vuole capire e non intende accontentarsi di brandelli di verita’ ne’ scendere a compromessi stolidi ~ Era riuscito a individuare le molte strade infami dei Potenti.
La societa’ gli pareva lo specchio triste dei molti inganni.
Nonostante la sua attenzione alla periferia degradata delle borgate romane, di cui restano descrizioni dure e struggenti al tempo stesso, non era un uomo di Sinistra, e non era neppure di Destra.
Era un uomo intellettualmente libero e laborioso, ed aveva compreso i molti intrighi e gli avidi progetti dei Poteri, soprattutto la mole degli intenti di supremazia sulle risorse petrolifere ~ Questa consapevolezza, corredata di cognizioni scottanti (che non nascondeva di possedere), fu forse la sua condanna.
Mori, a soli 53 anni, probabilmente ucciso su commissione, come molti altri portatori di Verita’ ® 🌍