PASOLINI e le strategie distraenti ๐ŸŒ

PIER PAOLO PASOLINI, scrittore, poeta, drammaturgo, e’ stato principalmente un uomo di eccellente pensiero critico.

Non si lascio’ relegare in alcuna ideologia, e, pur essendosi iscritto in eta’ giovanile al PCI,  ne comprese i limiti,  e attraverso’ con atteggiamento versatile  i vari aspetti  della storia  del suo tempo, senza lasciarsi catturare  da alcuno di essi.

Prima di essere ucciso   aveva acquisito  una lungimirante ed acuta visione della societa’ di allora,  e di tutte le ombre  che ne celavano la reale direzione.

La sua morte  fu collocata  nell’ambito  del mondo omosessuale,  ma, a distanza di tempo,  molti hanno capito  il retroscena di Potere,  e l’ intervento violento  della sua  eliminazione fisica.

Come asseri’  ORIANA FALLACI,  Pasolini era  un personaggio scomodo.

Era un uomo  attento e profondo,  osservava la realta’ umana e sociale  cogli occhi di chi vuole capire  e non intende  accontentarsi di brandelli di verita’  ne’ scendere  a compromessi stolidi ~ Era riuscito a individuare le molte strade infami dei Potenti.

La societa’ gli pareva  lo specchio triste  dei molti inganni.

Nonostante la sua attenzione alla periferia degradata delle borgate romane, di cui restano descrizioni dure e struggenti al tempo stesso,  non era un uomo di Sinistra,  e non era neppure di Destra.

Era un uomo  intellettualmente libero e laborioso,  ed aveva compreso  i molti intrighi e gli avidi progetti  dei Poteri,  soprattutto  la mole degli intenti di supremazia  sulle risorse petrolifere ~ Questa consapevolezza,  corredata di cognizioni scottanti (che non nascondeva di possedere),  fu forse la sua condanna.

Mori,  a soli 53 anni,  probabilmente ucciso  su commissione,  come molti altri  portatori di Verita’ ® ๐ŸŒ


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