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La CHIMERA nella crepa ๐
Ormai e’ nota al mondo la contaminazione artata di molti libri cosiddetti sacri.
Essi, come e’ rilevato dagli studiosi, (e dai lettori pensanti) contengono, commiste ad alcune folgoranti verita’, molte inserzioni di elementi spuri, atti a creare dottrine opportune per l’aggregazione delle masse.
Inoltre, le verita’, che costituiscono una sorta di luminoso ed attendibile richiamo alla lettura, (e di avallo dei contenuti), sono espresse in modo ermetico e sibillino o parziale (per una serie di ragioni).
La Bibbia e’ uno dei vari “libri sacri”.
I biblisti, non quelli che ricevono commissioni ecclesiali, ma quelli di libera competenza, hanno molto da scoprire e molto hanno scoperto, dietro le espressioni oscure o, al contrario, elementari, della Bibbia.
Premesso che, personalmente, non amo le dottrine ne’ le ideologie, e che, nel rispetto di tutti, prediligo il valore dell’idea, ovvero del libero pensiero, il succitato libro sacro non mi convince, anche se contiene riporti di indiscussa incidenza.
Nella lettura della Bibbia, e dei Vangeli canonici, ciascuno elabora una propria opinione, (spesso si accontenta di credere, forse poiche’ credere e’ una posizione psicologica di gratificante pace, di comoda conformita’).
Ma le incongruenze del racconto biblico sono molte, spesso grossolane, e non e’ possibile ignorarle se non per passiva dottrina ~ Alcune inconguenze, abnormi, sono state inserite strategicamente nei “Misteri della Fede”.
Il racconto biblico inizia con la nota frase: “In Principio era il Verbo” ~ Frase lapidaria, sul cui ipotizzabile significato vorrei soffermarmi ~ La frase sembra indicare una situazione incontrovertibile.
La disamina della frase mi induce ad attribuire ad essa, per mio pensiero, una valenza di Verita’ concepibile ~ Infatti, considerato che il “verbo”, come noto, identifica, grammaticalmente, un’ azione ed AL TEMPO STESSO, identifica la parola, si puo’ dedurre che all’inizio dei tempi, nell’ Interezza originaria del Bene, Parola e Azione erano un’UNICA entita’ creativa.
La Parola, intesa come suono espressivo dell’intento, era contestuale all’azione, ovvero era Azione.
Quando l’Interezza, per motivi sconosciuti e inaccessibili, fu spezzata, si produsse, nell’esistere umano, una CREPA tra Parola e Azione, si produsse una distanza tra i due fattori, che, divenuti sempre piu’ lontani, non si riconoscono, e risultano spesso in triste contraddizione.
L’inganno, il Male, nasce in quella crepa, opera nell’oscurita’ di essa, dove la Forza malefica sfrutta la DIVARICAZIONE tra “il dire e il fare”, (come recita un efficace motto popolare), per apportare interferenze, indurre tentazioni e deviare la volonta’.
Allora la Forza coscienziale dell’uomo e’ dirimente, poiche’ senza di essa l’uomo e’ strumento del Male.
La realizzazione delle parole proferite, diventa allora, una chimera, e la CHIMERA, mostro mitologico, e’ una bruttezza senza univocita’ di forma, vorace e illusoria ® ๐