L’anima limbica ๐ŸŒ


Riprendo il tema dell’anima,  gia’ trattato in articoli precedenti,  un tema  di difficile argomentazione per  la sua astrattezza.

La ripetizione,  qui,  di alcuni concetti base gia’ espressi,  e’ funzionale allo sviluppo dell’argomento. L’argomento e’ l’anima, come prezioso anello di comunicazione tra uomo e Spirito, e come peculiare e terribile ambito di competizione, nell’essere umano, tra il Dio Ribelle e il Dio Padre (Spirito Universale onnipresente).

L’anima e’ l’elemento spirituale concupito dal Dio Ribelle  e amato dal Dio Padre  di infinito amore  ~  (L’amore universale non va confuso con l’amore terreno, ne’ ricondotto ad esso:  l’amore universale,  inconcepibile e solo intuibile da mente umana,  e’ la ”substantia” misteriosa,  vivida e raggiante,  che tiene e mantiene infinitamente  l’intero Universo). 

L’anima, incarnata nell’essere umano biologico,  e’un elemento spirituale,  come tale non perisce  ~  E’ imperitura,  nel Bene e nel Male  ~  Quando dismette il corpo, trasmigra. 

L’anima e’  l’emanazione  sublime e immortale  del Dio Padre, (Spirito Universale),  che penetra e sostiene,  sin dalla nascita terrena, l’uomo biologico e mortale,  (creazione  del Dio Ribelle),  e  poi,   attraverso  il “pensiero connesso” (coscienza)  e la “memoria animica”,  lo accompagna  per  l’intera esistenza,  con esito spirituale evolutivo o involutivo  liberamente  “scelto” (libero arbitrio).

Nell’essere umano,  efficiente forma materiale  e  raffinato organismo biologico,  dotato delle energie sottili di pensiero,  vige sia la vita mortale  insufflata  dal Dio Ribelle  e sia  la potente latenza immortale, (anima), del Dio Padre. 

L’anima connessa,  alla fine della vita terrena,  uscira’ dall’uomo biologico mortale  “come la farfalla esce dal bozzolo”  ~  La metafora steineriana  della farfalla  vuole  raffigurare  la conseguenza esistenziale possibile,  ovvero la nascita dell’uomo spirituale  ~  Se tale nascita  (la seconda nascita) non si verifica,  o non si completa,  l’ anima  che lascia il corpo prosegue  il percorso esperenziale umano trasmigrando, attraverso energie spirituali idonee, in altro corpo,  indispensabile  per esperire.

Durante la vita terrena  l’anima, se e’ sottomessa alle tentazioni predatorie  del Dio Ribelle,  si puo’ disconnettere  dal Dio Padre  a diversi livelli,  ponendo il corpo  in balia del sangue,  elemento mortale  di inaudita dominazione,  che puo’  trarre  l’essere umano  nell’abisso. 

L’ ANIMA LIMBICA  e’ quella che,  nel corso  dell’esistenza terrena,  non ha realizzato   ne’  l’evoluzione necessaria   ne’  l’involuzione abissale,  e  rimane nella dimensione intermedia, interrompendo il suo percorso per un periodo indefinito e variabile. 

L’anima limbica  e’ energia spirituale ”lemurica”,  ovvero indifferenziata, residuale,  e stagnante per diversi motivi  (tra questi  motivi,  l’attaccamento irriducibile  di chi non accetta  la separazione luttuosa affettiva,  per cui , mentalmente, emotivamente,  “trattiene”  l’anima trapassata impedendole di trasmigrare durante un tempo  piu’o meno lungo).

Le anime limbiche,  che molte tradizioni assimilano alle anime dei defunti ed alle presenze fantasmatiche,  si muovono intorno all’essere umano,  come le diverse energie invisibili  che da sempre  permeano ogni spazio    ~  (STEINER,  nello studio  della vita sulla Terra,  descrisse  la lontana epoca lemurica,  antecedente a quella atlantidea,  nella quale  si muovevano  esseri energetici  opalescenti,  e fluidi). 

A tale  tipologia  di energie amorfe appartiene anche  l’anima limbica,  l’anima involuta,  che non trasmigra e ristagna.    

Le mutevoli pressioni  contestuali  delle energie lemuriche  sono gestibili adeguatamente dall’uomo  solo attraverso  la chiara percezione  data dal pensiero  consapevole e connesso.

Le energie lemuriche stagnanti come le anime limbiche,  producono  un effetto vessante  sugli esseri umani,  un effetto che puo’ generare  particolari stati interiori  di indecisione protratta e  di dubbio persistente,  un effetto legante,  a volte una vera e propria “paralisi” psico emotiva,  seppure lieve e di durata relativa e non sempre percepita come tale ~ L’anima limbica non ha pace  poiche’ non ha strumento fisico ne’ luogo di destinazione,  e tenta di  parassitare energie umane per acquisire forza  ~  (Immaginando  una clessidra,  l’anima limbica si trova nella strettoia mediana,  ma  in quanto fattore spirituale e non granello di sabbia,  l’anima limbica  non necessariamente e’ destinata a cadere in basso).   

La  situazione di presenze limbiche, che genera, in ambito individuale,  fantasie angosciose ricorrenti,  e la pronazione alla pratica della supplica, della preghiera,  ha portato,  anticamente,  in ambito anche sociale,  alla consuetudine dei sacrifici animali e umani,  che, occultamente,  ancora perdura. 

Devo qui fare cenno  alla  terribile mistificazione  che da secoli confonde artatamente,  nei confronti delle masse, il Dio Padre (definisco cosi’ lo Spirito Universale  per chiarezza espressiva),  con il Dio Ribelle,  venerato sin dai primordi da tutti i Poteri,  per la sua  interferenza  accessibile  con offerte sacrificali,  e come referente,  da sempre,  delle congreghe ecclesiali,  e delle massonerie.

Il Dio ribelle,  ovvero il Dio grandioso, ma scisso e proscritto,  ebbe da Platone  l’appellativo di Demiurgo, (ovvero Grande Plasmatore della materia)  ~  Il Demiurgo ha infine  creato l’uomo mortale per competere, proprio attraverso l’anima,  col Dio Padre.

Tutto cio’ che degrada e’ conseguenza della sua opera malevola e imperfetta, incentrata, come cuneo uncinante sul mondo e sull'essere umano, e sulla energia predatoria della Ruota Chiusa ~ Cio' che degrada    non e' mai conseguenza dell’opera del Dio Padre,  onnipotente, onnisciente,  che infonde eternamente in tutto il Cosmo  la natura immortale  mediante la forza del Moto Perpetuo e del  Ciclo Spiralico  potenzialmente evolutivo (liberatorio) ed infinito.

Il Dlo Ribelle,   la cui potenza creativa si realizza solo sulla materia,  creo’  il mondo materiale  in ogni grado di bellezza e bruttezza ~ Ne costitui’ una Ruota, dal movimento ciclico e perfetto,  ma chiuso e a tempo ~ La Ruota del vivere mortale.

Non si accontento’ della gloria della sua creazione,  poiche’ l’intento era,  ed e’ ,  intento di potere,  da contendere al Dio Padre  attraverso la predazione spirituale.

Pertanto creo’ l’uomo mortale come strumento idoneo alla competizione,  essendo possibile praticare  su di lui  la tentazione e la seduzione.

Ogni essere umano e’  “un’anima con un corpo”   (C.S. LEWIS)  ~ Anima e corpo  sono connessi  l’una con l’altro  nel sentire profondo,  e su entrambi  incide e governa,  in modo individuale e variabile,  l’attivita’ spirituale  del pensiero. 

L’anima,  in quanto spirito,  seppure imperfetto,  vive dopo l’uomo,  trasmigrando in altro corpo,  per un ulteriore tentativo  di emendamento e liberazione,  oppure divenendo,  nel passaggio estremo, per varie ragioni,  un elemento  della dimensione intermedia,  in cui operano  forze brade e irrisolte,  limitrofe al Male:  diviene  un’ ANIMA LIMBICA, che non perviene al Kamaloka descritto da Steiner,  bensi’  resta intrappolata  in un’attesa fine a se stessa  e forse  infinitamente irrisolta. ® ๐ŸŒ


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