La Zavorra sull’uomo ๐ŸŒ

Il COLLETTIVO:  questa parola concettuale e’ divenuta, come altre, vettrice fortemente conformativa, attraverso l’inganno strategico, umano e sociale, inflitto dai Potenti all’uomo per assoggettarlo, e farne elemento della massa di sostegno.

๐Ÿ”ฅ๐Ÿ”ฅ๐Ÿ”ฅ Il Sistema di potere prevede il concetto del collettivo come fattore LEGANTE.

I Potenti, per antica sapienza e pratica, sanno che nella dimensione privata del singolo non possono penetrare facilmente e con soddisfacente efficacia.       

I socials sono stati escogitati, e sono utilizzati, per ovviare al suddetto limite, oltre che per favorire aggregazione facile e massiva ~ Le piattaforme padronali possono entrare nella espressivita’, (direi nell’intimita’), dei singoli utenti, (che sui socials raccontano e si raccontano confidando nella privacy), possono studiarne tutte le abitudini, per poi pilotare miratamente  le masse, fruibili nelle diverse direzioni (mercato e politica le principali).

La  “privacy”, sbandierata per togliere ogni freno all’espansivita’ delle persone sul Web, e’ una BOIATA colossale:  esistono sofisticate strutture operative, in vari punti del Pianeta, deputate alla intercettazione, alla raccolta, alla catalogazione, di tutti i dati informativi degli utenti, (notizie capillari con cui programmare economia,  predisporre campagne elettorali, manipolare le opinioni, ecc.).  

๐Ÿ”ฅ๐Ÿ”ฅ๐Ÿ”ฅ Quanto sopra costituisce uno dei vari aspetti del Collettivo, l’aspetto piu’ avanzato, digitale, che giova ai Potenti quanto l’ARCHETIPO strategico del COLLETTIVO propalato come “umanita’ solidale”, e insufflato quotidianamente e secolarmente nelle menti delle masse fiduciose.   

Il Potere lavora sull’impasto delle persone, e progressivamente sui gruppi di persone, come un pastaio che intenda produrre i tortellini.   

Il Potere, da sempre, con dottrine e ideologie,  distoglie l’individuo da se stesso per farne elemento conforme e alternativo, pertanto agisce astutamente, attraverso il linguaggio di divulgazione, sui vari livelli di recettivita’ (emotivo, mentale, morale), per l’induzione del  concetto di Collettivo, come sinonimo di necessario e buono a prescindere. 

๐Ÿ˜ฑ๐Ÿ˜ฑ๐Ÿ˜ฑ In realta’ il concetto di Collettivo e’ un innesto psicologico antico che ha imprigionato l’uomo in un’utopia distruttiva. 

๐Ÿ˜Ž๐Ÿ˜Ž๐Ÿ˜Ž Nel tempo le parole ed i valori sono stati contaminati dal disegno nefando dei Potenti della Terra. 

๐Ÿ˜ณ๐Ÿ˜ณ๐Ÿ˜ณ Il valore, gentile e luminoso, della Bonta’, e’ divenuto becero “buonismo”, il valore libero e prezioso del Perdono, e’ divenuto beota e coatto “perdonismo”, il reciproco valore umano della Fraternita’, e’ divenuto indiscriminata “fratellanza” dottrinale (che non distingue i Caino dagli Abele ed impasta popoli). 

๐Ÿ˜ณ๐Ÿ˜ณ๐Ÿ˜ณ Per LE STESSE RAGIONI strategiche, il valore del Bene Comune, valore sociale, costruttivo e lungimirante, e’ divenuto  “il Collettivo”,  peso morale assurdo, dottrinale e ideologico, posto sulla schiena del singolo, e che indica, di fatto, una teoria impraticabile, ma atta a disconoscere o sminuire il valore dell’individuo, ed a colpevolizzare le giuste aspettative personali e gli outsiders.         

Nella Storia del Potere, tutti i valori che esaltano e potenziano l’uomo sono stati trasformati in artati disvalori, devianti, e sono divenuti ZAVORRA, con cui l’individuo viene relegato nella soma, come un mulo, come un asino, avviato al mattatoio come un bue, sfruttato come un elemento surrogabile di gregge.    

๐Ÿ˜ฑ๐Ÿ˜ฑ๐Ÿ˜ฑ Il prezioso sentimento della reciprocita’ e’ stato strategicamente dilatato, e si e’ trasformato nella scaltra e potente ideologia dominante, quella del Collettivo, per la quale l’individuo, mentalmente strutturato attraverso l’imprinting ancestrale di antichi dogmi, si pone spesso sulle spalle, in nome di una spuria fratellanza, il contesto, la societa’, il mondo, senza riflettere sull’inganno terribile di asservimento celato all’interno di dottrine e ideologie, create dai Potenti per “affaticare” ovvero indebolire l’individuo. 

L’uomo non riflette sulla assoluta impossibilita’ reale di sostituirsi all’altro, agli altri, non riflette inoltre sull’importanza dirimente, e benefica per tutti, dell’esempio individuale, e non riconosce i parassiti.   

L’uomo, vessato e condizionato, fatalmente cade, o si perde, fallisce, e sara’ prontamente “raccolto” dai Poteri, e diverra’ “l’uomo cavo impagliato”, che arranca nella massa degli “uomini impagliati” descritti da T. ELIOT.

๐Ÿ˜ฎ๐Ÿ˜ฎ๐Ÿ˜ฎ Chi si colloca nel mucchio, diviene spazzatura.

Siamo tutti interconnessi, ma anche mobili, ovvero liberi, NON incollati, esiste la differenza enorme tra le due situazioni., delle quali la seconda e’ disumana e mortifera.

๐Ÿ˜Ž Il destriero, simbolo dell’energia personale (JUNG), prevede su di se’ il suo cavaliere non una folla.

Nessuno puo’ sostituirsi a nessuno, e l’uomo e’ primariamente un INDIVIDUO, che deve svilupparsi e conquistare, solo e totalmente affrancato, la propria eternita’  

.๐Ÿ”ฅ๐Ÿ”ฅ๐Ÿ”ฅ ~ ”Chi non si salva da se’ nessuno lo puo’ salvare” ~ CESARE PAVESE ® ๐ŸŒ

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