La Solitudine ~ L’Obbedienza ๐ŸŒ ๐Ÿ˜ฎ ๐Ÿ˜ณ


♥️  L'inverno  si allontana.

"Panta rei" (Tutto scorre)  ERACLITO.

Nell'immagine l’inverno e' rappresentato, tra la neve, nell'uomo che si avvia ...

Ma il tema qui non e' l'Inverno ~ Il tema  e' la Solitudine dell'uomo sulla Terra, in ogni stagione.

La Solitudine e' qui intesa nella peculiare accezione di SEPARATEZZA materiale da tutto e da tutti, che, per ciascun essere umano, VIGE, senza equivoco e senza soluzione di continuita', dal momento preciso in cui viene al mondo.

La Solitudine dell'uomo e' la impossibilita' di creare surroghe tra se stesso ed il circostante.

Ciascuno possiede un Corpo ed una Mente del tutto Personali ~ Infatti, cogliere un fiore, prendere un oggetto, parlare, nutrirsi, camminare su una strada, cosi come memorizzare una cognizione, elaborare un parere, ed anche provare un sentimento o una predilezione, ecc. costituiscono attivita' interne ed esterne che l'essere umano puo' esercitare soltanto in prima persona, ovvero come individuo, solo e svincolato di fatto da tutto e da tutti.

La considerazione sulla Separatezza dell'individuo non e' forse tenuta nel giusto conto a motivo, paradossalmente, della sua evidenza ~ Cio' che la rende particolarmente interessante e' la concomitanza di tale separatezza con la liberta' personale ~ L'uomo puo' agire, in ogni direzione.

Occorre evidenziare infatti che la Liberta' d'azione accompagna questa Separatezza fatale, senza soluzione di continuita' e nonostante qualsiasi tipo di veto ~ L'uomo e' Solo, e potenzialmente Libero.

L'Obbedienza, secondo tema di questo articolo, sviluppato piu' avanti, detrae lo status autonomo dell’ individuo, che diviene un ripetitore, con dolo o senza dolo.  

L'Uomo e' Solo ~ La sua Solitudine e' un destino di Separatezza che esula dalle situazioni esterne ~ Nella Solitudine, assegnatagli all'origine, l'uomo non deve dimenticare di essere dotato della propria personale Liberta' (e della conseguente personale responsabilita') di fare o di non fare, di assentire o di dissentire, di associarsi o dissociarsi, in ogni occasione, nel Bene e nel Male.

E' importante comprendere a fondo la realta' della peculiare condizione della Solitudine individuale e della Liberta' in essa, che colloca ogni uomo in un ambito esclusivo ed in uno spazio-tempo sartoriale irreversibile.

Ogni uomo,  seppure contornato dai cari, nasce solo, e, seppure contornato dai cari, muore solo, poiche' nasce, vive, e muore, senza surroga ~ Il tempo, e le frequentazioni, tra nascita e morte, non annullano questa verita'.

♥️ La solitudine dell'uomo  e' nella unicita' del suo esistere:  nessun individuo puo' sostituirsi, nel vivere, e nel morire, ad un altro individuo.

Persino  l’incredibile differenza delle impronte digitali comprova la straordinaria unicita’ di ciascun essere umano ~ Siamo tutti frammenti di una catastrofe misteriosa, evento inconoscibile.

♥️ L'individuo  e' una entita', carnale e spirituale, di incancellabile singolarita', direi di preziosa originalita'.

♥️ La solitudine dell'uomo  NON e'  un fatto logistico, contestuale o sociale, e' una CONDIZIONE INDIVIDUALE ed al tempo stesso UNIVERSALE,  ovvero e' una realta' dell'uomo di fronte a se stesso e al mondo ~ In questa sua Solitudine, l'uomo ha il compito di gestire la propria personale MAGNIFICA e TERRIFICA Liberta' di Scelta (libero arbitrio) ~ Tale peculiare condizione umana investe le relazioni  affettive, lavorative, sociali.

Nondimeno l'uomo, seppure inserito in un gruppo, o in una compagine, puo’ avvertire, con diversa consapevolezza, la propria solitudine ~ A volte tende ad ignorare questo aspetto intimo ed esistenziale, certamente inquietante ma comune a ciascun essere umano, e tende a rifugiarsi in un contesto molteplice, proposto ed offerto da ideologie e congreghe di ogni tipo. 

Quando l'uomo  perde di vista  se stesso, perde il proprio Focus ~ La cognizione di se' rappresenta l'unico punto cardinale sicuro, e' il suo Nord sulla Terra ~ La cognizione di se’ rappresenta la possibile Forza e indica lo Scopo.

Su questa particolare e misteriosa  solitudine sono nate e si sono incardinate religioni e dottrine, in esse l'uomo si e' rifugiato abdicando a se stesso.

๐Ÿ”ฅ๐Ÿ”ฅ๐Ÿ”ฅ La paura dell'inconoscibile,  paura in parte fisiologica ed in parte indotta dai Potentati per asservire persone e popoli, ha dato luogo, sin dai tempi remoti, all'OBBEDIENZA, comportamento passivo e adattivo, divenuto quasi genetico, che puo' presentare l'effetto collaterale e destruente della violenza ~ L'uomo,   obbediente e gregario, e' alla merce’ dei lupi, ed a volte ne assume intenti e modalita' ~ I Potentati nascono dalle trame dei Lupi travestiti da agnelli, e dalla dormienza circostante. 

L'uomo e' divenuto greg-ario,  pecora del greg-ge, oppure, per effetto paradosso, lupo predatore ~  Riprendo un concetto gia' espresso per svilupparne il significato.

Il Cristo,  (figura storica, che NULLA ha in comune con il Cristo iconico religioso), disse:   “Andrete come agnelli tra i lupi”, e sintetizzo’ mirabilmente la realta’ dell’uomo tra le insidie dei suoi simili, ieri come oggi. 

L’uomo, in quanto INDIVIDUO,  e’ concretamente "SVINCOLATO", e SOLO, risponde soltanto di se' (sia nei diritti che nei doveri),  e percorre la propria esistenza in prima persona, tra i lupi e tra gli agnelli ~ Puo' gestire egregiamente la propria inaudita Liberta' di Scelta (libero arbitrio) attraverso la Forza interiore ed il Pensiero, ovvero attraverso l'Energia Mentale Discernente, Forza della quale ogni essere umano e' (direi, purtroppo, "era") potenzialmente dotato.

La qualita’  e il frutto  della sua esistenza derivano dalla capacita’ di distinguere “l’agnello” dalla “maschera dell’agnello”, dietro la quale si nasconde il lupo.

La capacita’  di discernere tra volti e maschere, tra miraggi e realta’, sembra ad oggi essere progressivamente decaduta dando luogo ad una sorta di inabilita’ intellettiva, del tutto trasversale, che PRESCINDE da cultura e intelligenza, e si colloca nella falla della persona che non osserva, che non pensa, oppure che e' impropriamente ingenua. 

L’ingenuita’  e’ comprensibile nei bimbi, che sono privi di esperienza, ma nell'adulto risulta credulita'.

La persona adulta quando e' troppo ingenua palesa il vulnus di una incapacita’ di valutazione ~  Questa incapacita’, piu’ o meno marcata, non e’ rara, anzi.

Esiste  forse  una sorta di incompetenza (dovuta a carente strutturazione psicologica e/o a modifiche genetiche), una impreparazione alla adeguata decodifica dei fatti, sempre piu’ contraddittori e confusivi ~ Il mondo attuale, produce forti e mirati condizionamenti che opacizzano la giusta visione delle cose: la persona,  tra i molti "specchietti per allodole", tra le tante parole ipocrite o superficiali, tra le immagini sovrastanti, tra tutte le liturgie scenografiche, e’ confusa da emozioni spesso indotte,  perde di vista l’essenzialita’ dei contenuti, e non preserva la nobilta’ del pensiero personale, 

 La persona  alla fine diventa, senza saperlo e senza merito, un agnello obbediente, votato, e totalmente ignaro di essere fruito.

Tra il lupo predatore e l’agnello stolido esiste una complicita' incestuosa generata nell’approccio, come elemento spurio, come colla mortifera.

Quella dell’agnello e’ la mitezza senza pregio, un’obbedienza deteriore, di bassa animalita',  poiche’ non e’ un'obbedienza cognita, poiche’ non e’ una scelta, bensi una forma di disabilita' invisibile, una sorta di ventrale ignavia. 

L’obbedienza del Cristo al Padre, narrata nei testi sacri, e’ altra cosa ~ In essa era un Progetto ed un Esempio.

๐Ÿ”ฅ๐Ÿ”ฅ๐Ÿ”ฅ Ma al di la’ di narrazioni e considerazioni, cio’ che fa la differenza e’ una domanda:  “A chi, a che cosa si obbedisce?” e "A chi, a che cosa si disobbedisce?" 

♥️ GANDHI asseriva: “L’unica obbedienza dovuta e’ quella alla propria coscienza”. 

Questo concetto, semplice e profondo, avrebbe dovuto essere praticato da coloro ai quali ADOLF HITLER ordino' azioni malvage ~ Ecco come l'obbedienza puo' rappresentare un evento esecrabile. 

E va detto, cadendo in considerazioni orizzontali ma concrete, che raramente l'obbedienza come si suol dire "paga". 

Si puo' essere miti e pacifici senza pervenire alla dabbenaggine. 

Essere vivi significa essere pensanti ~ Un corpo privo di adeguata capacita' di pensiero e' un involucro d'argilla.

♥️ R.L.MONTALCINI,  argomentando sulla morte durante un'intervista disse: "Il corpo vada dove vuole. Io sono la mente, e la mente non muore".

๐Ÿ”ฅ Spesso obbedire e' un atto indecoroso o addirittura malvagio. 

๐Ÿ”ฅ A volte disobbedire e' un riscatto dal fango demiurgico. 

La sana disobbedienza spezza la Ruota Chiusa e forgia gli strumenti della possibile liberazione.

Fatte salve le giuste obbedienze, intese come fattore e modalita' di rispetto coscienziale, si puo' affermare, ad oggi, che sullo SCEMPIO prodotto dall' obbedienza esiste pochissima saggistica di obiezione ad essa, molta ipocrisia, e progressiva carenza di impegno valutativo. 

๐Ÿ˜œ Alla fine, comunque, il senso di ogni ricerca non e' nel mero dibattere, ma nell'acquisire intima silenziosa personale cognizione sulle cose.  ๐Ÿ˜œ

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