La Comunicazione ๐ŸŒ

La COMUNICAZIONE e’ vitale, nel significato biologico, psicologico e spirituale, secondo le Leggi Universali che governano MICROCOSMO  e MACROCOSMO.

Infatti, COSI COME e’ indispensabile che cellule ed organi siano in buona comunicazione tra di loro per trasmettere e ricevere i comandi utili al sopravvivere dell’organismo, ALTRETTANTO e’ indispensabile che nel confronto con la realta’ esterna ed in quello interpersonale, di qualsiasi tipo ed in ogni contesto, (lavoro, studio, amicizia, affetti) esista una sana e costante comunicazione.

Nell’essere umano, infine, puo’ esistere una particolare comunicazione spirituale col Tutto, orientata verso l’Infinito.Il comunicare, come ogni attivita’ vitale, (a partire da quella del cuore), prevede una responsione ritmica, prevede una scansione precisa di espressione e di ascolto, affinche’ si generi la circolazione, emotiva, intellettuale, spirituale.

La Comunicazione si puo’ comparare all’attivita’ CIRCOLATORIA sanguigna, per la similare esigenza di continuitร  ed il similare effetto di vitalizzazione, e si puo’ comparare anche all’attivita’ RESPIRATORIA, dove l’inspirazione costituisce l’ascolto ricettivo, e l’espirazione costituisce l’espressivita’ esposta.

Una protratta reticenza nell’esprimere e/o nell’ascoltare, producono una comunicazione asfittica, che non nutre e non vitalizza.

Quando espressione ed ascolto si rispondono in modo attento e produttivo, ha luogo il prezioso scambio di umanita’, di spiritualita’, e si crea la relazione umana, nelle varie direzioni e nei diversi contesti, con grande beneficio delle parti e degli ambiti.

Comunicare dunque NON significa soltanto esprimere o soltanto ascoltare, e NON significa esprimere ed ascoltare attraverso il filtro barricante di codici soggettivi.

COMUNICARE significa porre in sequenza e connessione le DUE attivita’, espressione ed ascolto,  con l’intento della comprensione delle  istanze esterne.COMUNICARE comprende anche il consulto con l’Universo.

Il Continuum, sulla Terra, come nell’Universo, richiede un battito sincronico, domanda e risposta, ed uno scambio energetico.

In  forza dello stesso principio per il quale si puo’ asserire, riguardo il PENSIERO, che “chi non pensa e’ gia’ morto” (GIORDANO BRUNO), si puo’ asserire, riguardo la COMUNICAZIONE che chi non riesce a comunicare adeguatamente ed a non essere adeguatamente capito si trova in una “situazione agonica nei confronti di se stesso (o di un rapporto)” (R.HUBBARD) ~  ® ๐ŸŒ


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