Una vita, una giornata ๐ŸŒ

Se il tempo della vita fosse per magia ridotto al tempo di una giornata e l’essere umano ne fosse reso cognito, riuscirebbe a gestire il suo tempo in modo piu’ giusto e fruttuoso?

Riuscirebbe a vedere quello che non vede, ovvero che la vita e’ un transito a termine per tutti e per ciascuno?

L’ essere umano, pur non ignorando il dato della finitezza esistenziale, agisce come se avesse a disposizione un tempo dilatato a dismisura, che spreca in azioni spurie, a volte ignobili.

L’uomo nasce per evolvere verso l’infinito ~ Evolvere e' un termine spesso equivocato: non significa semplicemente migliorare, crescere, sviluppare se stessi ~ L’evoluzione e' un processo spirituale che affranca l'uomo dai vincoli demiurgici, ed avviene attraverso l’esercizio del pensiero ~  Non esistono altre vie.

Solo il pensiero e’ potenzialmente connesso con le Leggi  Universali e solo il pensiero puo’ riconoscerle e renderle vive nel personale esistere.

L’uomo nasce “per conoscere” (Nietzsche) ~ Nasce per “dare un nome alle cose” (Linneo) ~ Nasce per “apprendere ed evolvere” (Steiner).

Ma l’uomo vive catturato in una trama di schemi, spesso prigioniero all’interno di un reticolato invisibile e tenace, spesso schiacciato da induzioni che lo distraggono, lo seducono, lo illudono, lo avvelenano, lo invalidano ~ In tale prigionia persino il suo pensiero e’coercito, e’ negato.

L’uomo risulta sempre piu’ sconnesso dal ritmo cosmico, e lentamente muore ancor prima che il suo cuore si fermi, muore nel pensiero, unico ed originario legame con l’infinito (Giordano Bruno ~ R.L. Montalcini).

La Terra, e’ ricca di bellezze che testimoniano l’armonia Universale, bellezze che l’uomo non riesce ad apprezzare come dono al suo vivere.

Egli non le custodisce, e si perde per le vie del mondo, logorato  da brame, indebolito da paure, si guarda attorno, braccato dal Nulla, cercando compulsivamente il consumo di qualcosa ® ๐ŸŒ


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